Sydney, 7 febbraio 2009

In entrambi i viaggi fatti in Australia ho avuto modo di conoscere diverse persone italiane, che hanno fatto o stanno facendo il grande passo di richiedere per poi ottenere la residenza e in seguito la cittadinanza Australiana.

Negl’ultimi giorni ho cercato un pò di elaborare le esperienze di queste persone, cercando di trovare se possibile dele analogie tra i più diversi percorsi di ogni singolo.

L’incontro con Salvatore emigrante di lunga data, mi ha chiarito se possibile ancora più le idee.

La sua affascinante storia dapprima come cameriere su di una nave da crociera ,
lui che di certo del mestiere non era.
I viaggi verso l’Australia è la scoperta di questo paese ancora lungi da essere considerato uno stato moderno qual’è oggi.

Poi i vari lavori fatti per riuscire a tirare avanti, l’ingegno italico che riesce a portare i suoi frutti.

DIce che quando prese la casa a Coogee tutto li intorno erano liberi di girare centinaia di conigli e sulle spiagge i granchi avevano ancora la loro casa.

Poi la costruzione selvaggia di miriade di ville e villini,che hanno cambiato l’ecosistema allora esistente.

Ma quello che in quei pochi minuti di discorso mi ha più colpito, e il fatto che anche dopo tanti anni l’integrazione o meglio la vita sociale con gli Australiani mai è stata appieno vissuta.

Troppe le differenze con questo popolo d’origine “anglosassone”.
I divertimenti conosciuti in gioventù in Italia qui erano vissuti con i connazionali.

Le uscite del fine settimana per le vie che ancora oggi a Sydney sono terra del divertimento.
Poca violenza, e molto più rispetto delle leggi.

Ogni volta che ritorna nella “sua” Gaeta, dice che riesce a divertirsi come ai vecchi tempi …

albertone
Albertone e la Cardinale

Quelli della mia generazione, hanno un approccio diverso con questo paese.

Il loro percorso passa per visti di vacanza – lavoro (WHV) allo “Student”, qualcuno più fortunato è riuscito ad avere uno “Sponsor” quindi sotto quiel datore di lavoro poter rimanere a lavorare e vivere in Australia.

Le carte e gli esami da fare, lo “IELTS” (certificazione di conoscenza della lingua inglese) da dover passare.
Gli immigration Agent che calcolano punti e le vie migliori per ottenere la tanta agoniata residenza.

La sfida è diversa da quella di un tempo, ma anche queste generazioni di italiani lo sono.

La cerchia di amici però è sempre tra connazionali o comunque altri emigranti, gli amici OZ sono pochi.
Le abitudini sono diverse, cosi come gli hobbies l’integrazione c’è, ma non è piena.

Si ama questo paese ma non troppo i loro abitanti.

E poi alla domanda sul futuro, ottenere questa residenza sarà come dire rimanere qui molto a lungo se non a vita?

La tendenza nelle risposte è la volontà nel rimanere nel medio periodo.

Ma forse la mai dimenticata Italia Non sarà la meta del dopo soggiorno nella terra dei canguri.

Vi rimando a breve per il Thai Trip.

Stay Tuned.