Sabaudia, 08 dicembre 2008
Ultima notte alquanto movimentata a bordo, doveva essere una serata tranquilla dato che la sera prima avendo avuto un “Crew Party” si erano già scaricate tutte le energie possibili.
Mentre ero affaccendato a finire di preparmi le valige, noto che la porta del bagno della mia cabina da socchiusa si apre completamente.
Di solito questo avviene quando fuori c’è mare grosso o più semplicemente si stà facendo “manovra” per entrare in porto.
Quella sera il mare era “forza olio” quindi pressoché piatto, ne tanto meno eravamo in procinto di arrivare in qualche porto.
Mi affaccio dall’Oblot della mia cabina e noto che la nave era pressoché ferma, incuriosito dalla situazione, abbandono le valige dirigendomi verso il “crew bar”.
Alba a Funchal – Madeira ’08
Li “radio poppa” ha già diffuso la notizia; pare che un passeggero abbia visto cadere a mare una persona.
Immediati come dovuto, partono tutte le procedure del caso, dallo scontato lancio di salvagenti in mare ad una manovra particolare, conosciuta da tutti i comandanti per riportare la nave sul punto dell’ipotizzato “Man Overboard”, e alla comunicazione alle autorità competenti dell’avvenuto allarme.
Finisce la serata di festa per i passeggeri, si respira un aria pesante e preoccupata, dopo diverse ore senza avvistare alcunché in mare, vengono chiamati alla conta tutti membri e dell’equipaggio e censiti tutti i passeggeri.
Ricevere un annuncio all’una di notte di questo genere direi che non è il massimo, ma incredibilmente e soprattutto con estremo ordine tutti rispondono celermente all’appello.
Verificare velocemente che tutti sono a bordo, permetterebbe alla nave di riprendere la sua rotta in tranquillità.
Il clima è surreale, parecchi membri dell’equipaggio dato l’orario erano già a letto , diversi si presentano con il pigiama altri, direttamente in canotta….
Direi che non ho mai visto tanta gente in giro a quell’ora sulla nave, manco si distribuissero soldi in regalo.
Italo – Zimbabwe Circus boy – Ship Theatre ’08
Tutti finiamo con far le ore piccole, l’esito della conta ai più è ancora ignoto, mi lascio andare tra le braccia di Morfeo.
L’indomani la notizia che ha del tragicomico: tutti sono a bordo, per fortuna nessuno a voluto sfidare le gelide acque a largo della costa occidentale della Sardegna.
Dal sollievo, alla rabbia per aver portato in apprensione tutta la nave, i circa 2600 passeggeri a bordo e il migliaio di membri dell’equipaggio.
Il risultato è stato quindi quello di interrompere la serata ai passeggeri , ritardare l’arrivo il giorno seguente a Civitavecchia con relativo cambio d’orari per l’escursioni.
Di solito, quando avvengono queste tragedie sempre più di una persona avvista l’uomo in mare, magari altri ne sentono solo le grida, quindi da subito è parsa inedito l’avvistamento da parte di solo una persona, la quale non si è limitata a dire che avesse visto “qualcosa” cadere a mare; ma essendo certo che fosse un essere umano.
Boh!
Finalmente è arrivato il momento dello sbarco, un giorno che risulta essere sempre più lungo degl’altri dai saluti alle ultime pratiche burocratiche da svolgere.
Ormai si è nella spirale che ti riporta dritto alla vita sulla terra ferma.
E da questo momento si inizia a pianificare il ritorno in Australia che, buoni eventi permettendo dovrebbe avvenire con l’inizio del nuovo anno.
Stay Tuned,
See ya!
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