Capita a tutti quelli che sono passati sulle navi, per viverci una parte della loro esistenza più o meno lunga di trovarsi all’interno di quel grande teatro pirandelliano che è la vita di bordo.
Nessuno ne rimane indifferente, comunque l’esperienza di bordo porta delle conseguenze.
La cosa che a distanza di anni, ancora mi colpisce è la difficoltà di trovare persone che non vengano pervase da quel sentimento di falsità che molte volte a bordo ti si incolla addosso.
E’ bene puntualizzare, di brave persone c’è sono, ma non poi cosi tante.
Il “gioco” di bordo si svolge tra il lavoro e il privato, il momento di libertà e quello insieme agl’altri sempre con gli stessi “giocatori”.
Il time out c’è solo quando si esce dalla “balena di ferro” .
Mettere i piedi a terra può essere una delle poche salvezze, si può scegliere con chi uscire e il posto, sperando sempre di non trovare anche a terra gente della nave.
Si apprezzano di più quelle cose semplici che vengono a mancare sul mare.
Così poi può succedere che una semplice chiacchera con una ragazza o un caffè con questo o quel “giocatore” diventino materia per infiniti gossip costruiti su fantasmagorici castelli di carte ….
All’opposto se si vuole star tranquilli qualche sera nella propria cabina, magari leggendo un buon libro o rigenerandosi con una robusta dormita ecco che spunta il sospetto.
Come se si nascondesse qualcosa o qualcuno ….
Rimango senza parole…
Pazientemente come un abile diplomatico, bisogna cercare di tessere rapporti buoni il quanto più possibile con tutti.
Essere continuamente a contatto sempre con le stesse persone, richiede nervi saldi è molte volte l’accettazione di compromessi per una tranquilla vita a bordo.
Si potrebbe aprire un ampio capitolo sulle scalate professionali, ai meriti più o meno oggettivi, ai colpi bassi, ma meglio tralasciare …. non vi voglio di certo annoiare.
A bordo però si trovano anche grandi amicizie, persone uniche con cui dividere parte del percorso.
Chi riesce a risolevarti, e ridare energia al tuo motore.
Cosi la “rotta” appare più lineare il mare meno agitato.
Facendo dei bilanci, poi ci si chiede:
Sono maggiori i motivi per restare sul mare o quelli che ti spingono con i piedi sulla terra ferma?
…. Australia i’ll be back soon !
Stay Tuned!
Rispondi