Genova, 14 settembre 2008
La durata di un “imbarco” dovrebbe essere di sei mesi per il tipo di contratto che,mi lega con questa compagnia.
Molti però pensano bene di trovare una seconda casa a bordo, cosi rimangono a vivere sull’acqua anche per piu di un anno di seguito …(non è uno scherzo c’è gente che lo fa veramente!)
Io massimo il primo contratto mi sono spinto ad 8 mesi e mezzo (intervallati però da 3 settimane a casa),
poi ho sempre adempiuto al minimo richiesto, sei mesi appunto.
Ora, quindi prendendo una persona ed estraneandola dalla comune routine di terra, che viva in Europa, Asia , America non cambia di molto, la grande differenza a cui si trova davanti a bordo.
Tutti a casa dopo il lavoro staccano la spina, vanno altrove, non sono costretti come in una vita militare a vedere sempre le stesse persone anche dopo l’orario di lavoro …
Qui bisogna invece curarsi sempre di non compiere azioni che vadano contro le “standard procedure”.
Esempio, si deve vestire in una certa maniera anche nelle zone equipaggio, vietate le fly flop, obbligatorio indossare sempre il “badge” con il proprio nome e mansione a bordo, non si è totalmente “liberi” di vestirsi come si vorrebbe.
Non è una vita militare, questo no, ma qualcosa che in certi casi la ricorda da vicino.
Quindi ovvio che gli stati d’animo che si susseguono durante i mesi cambino e non sempre si riesce ad essere totalmente se stessi.
Molti si nascondono dietro “maschere” che sono il loro ruolo a bordo, abitudini totalmente diverse da una giornata tipo sulla terra ferma.
In un trama degna della migliore “Soap Opera”, si tessono fili di relazioni al limite dell’incredibile, ogni momento è buono per fare gossip o commentare e sparlare di qualcuno.
La mia esperienza mi porta, come per un condensatore a riempiermi sempre più fino ad arrivare ad un punto, dove divento meno tollerante di situazioni oggettivamente fastidiose o che richidano una risposta od un’azione non proprio accomodante.
Attenzione, non voglio dire che inizio a menar le mani, o gridare contro tutto e tutti.
Questo no, piuttosto iniziare ad agire e parlare con meno “filtri” quindi più direttamente …
Non è quindi facile vivere qui, piuttosto non tutti riescono a stare in un ambiente dove non sempre si riesce ad avere un rapporto con le persone propriamente vero e genuino.
Ecco adesso, anche se “solo” dopo tre mesi inizia questa fase per me, salvezza mia sarà la licenza della prossima settimana per il matrimonio di un carissimo amico.
Staccare per un pò mi farà recuperare certamente un pò, e poi gennaio non è cosi lontano ….
Australia i will come back soon !
Stay tuned!
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