Byron Bay, 06 maggio 2008
Domenica partenza puntuale dalla stazione centrale per il Coach Greyhound che mi ha portato sino a Byron Bay.
Non proprio un ultimo modello, ma abbastanza confortevole, il driver parlando per oltre mezz’ora ci ha dato tutte le informazione sul viaggio e sulle regole di bordo (come sulle navi ….)
Dopo pochi minuti siamo sul Harbour Bridge, e da buona guida ci invita a guardare il panorama, l’Opera House e lo skyline della CBD, fantastico al tramonto !
Sullo schermo, parte la proiezione di Robots, con una qualità da videocassetta pirata …
Il cambio ne avrà visti di chilometri, per inserire le marce il nostro buon autista con tanto di gradi, deve buttarci giù la forza …
Iniziano a scorrere le varie zone a nord della città, le case si fanno man mano rade, si arriva sulla Pacific Highway.
L’andatura di marcia non è delle più sostenute faremo gli 80 orari, il cielo stellato fuori è incredibile.
L’aria condizionata è rumorosa, ma funziona fin troppo bene, ottima scelta di indossare il felpino.
Scorrono i chilometri, si arriva a Newcastle alquanto deserta di notte, pare un posto carino ma nulla di più.
Giunti in un autogrill, occasione per mandar giù un boccone, prendo un “fish & chips ” ma non è dei migliori …
Si riparte, la notte si dorme a tratti, si aprono gl’occhi ed il paesaggio cambia completamente, dalle zone boscose al nulla assoluto, dal passaggio lungo costa a villaggi fatti di poche case in legno in mezzo al buio completo.
Di buon ora di lunedì si arriva a Byron bay, il driver che intanto e cambiato ci prende gli zaini, ci mancava solo che ci servisse anche da bere … tuttofare !
Attendo la navetta per l’ostello insieme a due ragazze svedesi …
In 5 minuti siamo al’ “Art Factory Lodge” loro prendono subito possesso della stanza, per me c’è da aspettare il sign off di qualche d’uno ….
Ne approfitto per fare un giro,
immerso nel verde, in puro stile “frickettone”, la zona a campeggio è piena di strane tende, una diversa dall’altra, ci sono anche i bungalow o qualcosa che c’assomiglia, tutt’intorno una laguna.
C’è anche il campo da beach volley, oltre una zona con i tavoli stile campeggio, sembra il buon Carinci a Sabaudia …
Sotto una piccola verande le amache, l’edificio dove troverò la mia stanza a forma di ferro di cavallo, a una piscina al centro, il bar, l’internet cafè, libreria, cucina, lavanderia tutto in uno stile “alternativo” …
La camera non è per niente male, pulita c’è il ventilatore, gli armadietti per gli zaini, due finestre, il bagno alla porta accanto.
Ottima scelta, l’unica pecca, ma alquanto tollerabile i 10 minuti per arrivare a piedi in centro & spiaggia, di notte lo shuttle bus viaggia sempre …
Giudizio?
Ottimo, ovviamente ve lo consiglio !
Posati gli zaini, parto alla scoperta di Byron, le vie del centro non sono molto trafficate, in pochi minuti si ricorda a memoria tutto il paese …
Arrivo in spiaggia, veramente bella !
Lunghissima, la sabbia è fine di un grigio chiaro, la marea che si è ritirata la rende ampissima.
C’è chi gioca al pallone, ma anche chi a racchettoni !
Finalmente non ci potevo credere che in Australia non fossero arrivati !
Mi avvio verso il faro, la passeggiata è lunga ma per nulla pesante, il sole la fa da padrone, a dispetto delle ultime settimane passate a Sydney.
Arrivo su una scogliera, sotto parecchi surfisti alle prese con onde non alte ma di durata.
Surfer – Byron Bay
La vista è molto bella, dopo qualche scatto di rito proseguo, passando in mezzo metro d’acqua arrivo
ad un’altra spiaggia, sino a sotto al faro, per oggi può bastare.
Tornando in città incontro, una coppia di ragazzi conosciuti sul bus.
Ci organizziamo per l’indomani, passeggiata sino al faro.
La sera, poco movimento a Byron, lunedì sera non è certo il top per un piccolo centro.
Arrivo ad un locale di cui non ricordo perfettamente il nome scoperto sulla Lonely, “monkey ” qualcosa…
Dopo la solita battuta del buttafuori, che vede sulla carta d’identità un capellone, e davanti praticamente un’altra persona … entro.
Bhè pensavo meglio, è pieno di teenagers che ballano sui tavoli sulle musiche anni 70 ….
Parecchi sono comicamente ubriachi, manco avessero bevuto 10 litri …
I camerieri passano di continuo con uno straccio sotto ai piedi, birre a terra & bicchieri rotti innumerevoli …
Vabbè il posto è da “pischelli”, ritorno all’ostello e crollo a letto.
Questa mattina, alle 9.30 appuntamento con i canadesi per la passeggiata.
Si parte passando dalla spiaggia, la marea ancora non si è ancora ritirata, il mio ”assetto” risulta non dei migliori all’inizio, faccio un nodo ai lacci delle scarpe e le metto al collo, arriviamo praticamente in fondo alla spiaggia, dove il giorno prima c’era un bel passaggio asciutto, ora c’è l’acqua.
Passiamo tra gli scogli, un onda infame che sbatte su di essi rischia di farmi giocare macchina fotografica
e il portafogli …
Saliamo per un passaggio, grande vista, i piedi ormai sono in un mix di acqua e terra.
Non ci credo stò camminando scalzo come gli ozzie !
Sotto una casetta di surfisti frekkettoni, l’erba bagnata nasconde anche il fango … ma li mortacci!
C’è una fontanella poco distante, grandi questi australiani che le piazzano ovunque !
Vorrei ovviamente dare una pulita ai piedi, ma scopro che il rubinetto apriva un getto d’acqua verticale di 10 metri che mi finisce sugl’occhi, vabbè nulla di grave.
Proseguiamo il cammino, il percorso ora è in salita, ora in discesa, molto piacevole, il panorama notevole.
Si arriva finalmente al faro, la vista è a 360° siamo nel punto più a est dell’Australia.
Lighthouse – Byron Bay
Anch’esso è relativamente recente, del 1901 scritto del cemento come moltissimi altri edifici qui in OZ, tenuto perfettamente ed ancora in funzione.
Mille foto di rito, e si inizia la discesa verso il paese, questa volta comodamente per la strada asfaltata d’accesso.
Meglio che non vi racconto delle ville da paura, immerse nella natura incontrate nel cammino.
Arrivati vicino al centro, la vista di alcuni curiosi pappagalli …
Pappagalli – Bayron Bay
Ci salutiamo, io riesco in un internet point ad aggiornare il blog, e sentire via skype casa e mio fratello alle 5 del mattino in Italia …. Eheheh !
Vado un po’ in spiaggia, ma le lenti danno fastidio e torno in ostello, anche oggi ho fatto veramente i chilometri.
Dare un giudizio a Byron, dal punto di vista della natura un ottimo voto, l’atmosfera anche è positiva, ma di certo non è fatta per chi vuol fare “caciara” a parte qualche eccezione come il locale su citato.
La popolazione, vede molti “figli dei fiori”, parecchie case e macchine sono decorati i tal senso, sembra anni luce dalla realtà di Sydney.
Insomma una tappa da non perdere in Oz !
Domani sosta tecnica a Brisbane,
non mi aspetto granchè, vedremo …
See ya!
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